Nutrizione e Tiroide: la Guida Completa del Nutrizionista Catania e Messina

La tiroide regola metabolismo, temperatura corporea, energia e performance fisiche. Apporto calorico, qualità dei carboidrati e micronutrienti come selenio e zinco influiscono direttamente sulla funzione tiroidea. Qui il Dott. Antonino Girone  Nutrizionista Catania e Messina illustra cosa sapere e come agire nella pratica quotidiana.

Proteine vegetali e proteine animali scopri le differenze

1️⃣ Apporto calorico: la base del metabolismo tiroideo

Perché è importante
La tiroide risponde ai segnali energetici dell’organismo. Una dieta troppo restrittiva può rallentare la produzione degli ormoni tiroidei (T3 e T4), abbassando il metabolismo basale e la performance globale.

Effetti di un deficit calorico cronico

  • Diminuzione della conversione di T4 in T3 (forma attiva).
  • Aumento del cortisolo e conseguente alterazione della funzione tiroidea.
  • Sensazione di stanchezza, intolleranza al freddo e perdita di massa magra.

Approfondimento: cortisolo, restrizione calorica e tiroide

Quando l’apporto calorico è troppo basso per periodi prolungati, l’organismo attiva risposte metaboliche di difesa con un aumento della secrezione di cortisolo, l’ormone dello stress prodotto dalle ghiandole surrenali.

Perché il cortisolo aumenta: la restrizione calorica segnala una condizione di “carestia” e l’organismo aumenta il cortisolo per mantenere la glicemia e garantire substrati energetici tramite gluconeogenesi.

Conseguenze del cortisolo elevato sulla tiroide

  • Ridotta conversione T4 → T3: il cortisolo inibisce l’attività della deiodinasi (in particolare la D1), riducendo la produzione di T3, l’ormone tiroideo metabolicamente attivo.
  • Aumento della rT3 (reverse T3): forme inattive di ormoni tiroidei aumentano, competendo con il T3 attivo a livello recettoriale.
  • Diminuita sensibilità tissutale al T3: anche con valori circolanti “normali”, i tessuti possono rispondere meno efficacemente.

Effetti sistemici del cortisolo elevato

Consigli pratici del Nutrizionista Catania e Messina

  • Deficit moderato e ciclico: evitare tagli drastici; puntare a un deficit controllato (es. 200–300 kcal) e valutare periodi di mantenimento.
  • Gestione macronutrienti: proteine 1,6–2 g/kg per preservare massa magra; carboidrati complessi per stabilizzare glucosio e limitare il cortisolo.
  • Sonno e stress: 7–9 ore di sonno e tecniche di gestione dello stress (respirazione, mindfulness) per mantenere cortisolo fisiologico.
  • Refeed mirati: inserire giornate con apporto calorico maggiore, soprattutto da carboidrati complessi, ogni 7–10 giorni per ripristinare leptina e ridurre cortisolo.
Nota: l’aumento del cortisolo è una tra le principali vie con cui una restrizione energetica cronica peggiora la funzione tiroidea. Per questo la strategia calorica va pianificata e monitorata.

2️⃣ Carboidrati: il carburante della tiroide

Ruolo fisiologico
I carboidrati stimolano la conversione di T4 in T3 e influenzano leptina e insulina, segnali chiave per il metabolismo. Diete low-carb protratte possono ridurre T3 e rallentare il metabolismo.

Consigli pratici

  • Preferire carboidrati complessi: cereali integrali, legumi, frutta.
  • Distribuire i carboidrati nelle ore di maggiore attività fisica per ottimizzare performance e recupero.
  • Per soggetti molto attivi: 3–5 g/kg peso corporeo come range indicativo.

3️⃣ Selenio: il minerale della conversione ormonale

Perché è cruciale
Il selenio è cofattore delle deiodinasi che convertono T4 in T3. Ha anche azione antiossidante e protegge la tiroide dallo stress ossidativo, rilevante soprattutto nelle tiroiditi autoimmuni.

Fonti alimentari: noci del Brasile (1–2 noci/die coprono il fabbisogno), pesce, uova, cereali integrali. https://www.my-personaltrainer.it/alimentazione/cibi-piu-ricchi-di-selenio.html

Indicazione pratica: assumere 55–70 µg/die preferibilmente da alimenti; integrazione solo dopo valutazione clinica e laboratoristica.

4️⃣ Zinco: sintesi ormonale e sistema immunitario

Ruolo
Lo zinco è importante per la sintesi e la regolazione dell’asse TSH-tiroide. Contribuisce inoltre al buon funzionamento del sistema immunitario, utile in contesti di tiroidite autoimmune.

Fonti alimentari: carne magra, pollame, frutti di mare (ostriche), semi di zucca, legumi.

Indicazione pratica: introdurre 8–11 mg/die tramite dieta; integrare se carenze documentate o dieta vegetariana/vegana non equilibrata.

5️⃣ Performance fisica e benessere generale

Con apporto energetico adeguato, carboidrati ottimali e micronutrienti bilanciati (selenio, zinco), la funzione tiroidea supporta:

  • migliore recupero post allenamento;
  • gestione del peso e composizione corporea;
  • energia quotidiana e concentrazione.

Quando rivolgersi a un professionista

Contatta un il Dott. Antonino Girone Nutrizionista Catania e Messina se noti: stanchezza persistente, difficoltà nel perdere peso, cambi della temperatura corporea, o se gli esami mostrano alterazioni di TSH/T3/T4. L’approccio multidisciplinare con endocrinologo è consigliato in caso di patologia tiroidea nota.


Articolo a scopo informativo. Questo contenuto non sostituisce una visita medica. Per indicazioni personalizzate consulta il tuo medico o un nutrizionista qualificato a Catania o Messina.

 

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