Nutrizione e Tiroide: la Guida Completa del Nutrizionista Catania e Messina
1️⃣ Apporto calorico: la base del metabolismo tiroideo
Perché è importante
La tiroide risponde ai segnali energetici dell’organismo. Una dieta troppo restrittiva può rallentare la produzione degli ormoni tiroidei (T3 e T4), abbassando il metabolismo basale e la performance globale.
Effetti di un deficit calorico cronico
- Diminuzione della conversione di T4 in T3 (forma attiva).
- Aumento del cortisolo e conseguente alterazione della funzione tiroidea.
- Sensazione di stanchezza, intolleranza al freddo e perdita di massa magra.
Approfondimento: cortisolo, restrizione calorica e tiroide
Quando l’apporto calorico è troppo basso per periodi prolungati, l’organismo attiva risposte metaboliche di difesa con un aumento della secrezione di cortisolo, l’ormone dello stress prodotto dalle ghiandole surrenali.
Perché il cortisolo aumenta: la restrizione calorica segnala una condizione di “carestia” e l’organismo aumenta il cortisolo per mantenere la glicemia e garantire substrati energetici tramite gluconeogenesi.
Conseguenze del cortisolo elevato sulla tiroide
- Ridotta conversione T4 → T3: il cortisolo inibisce l’attività della deiodinasi (in particolare la D1), riducendo la produzione di T3, l’ormone tiroideo metabolicamente attivo.
- Aumento della rT3 (reverse T3): forme inattive di ormoni tiroidei aumentano, competendo con il T3 attivo a livello recettoriale.
- Diminuita sensibilità tissutale al T3: anche con valori circolanti “normali”, i tessuti possono rispondere meno efficacemente.
Effetti sistemici del cortisolo elevato
- Maggiore catabolismo proteico e perdita di massa muscolare. Scopri come mantenere ed aumentare la massa muscolare https://antoninogironenutrizionista.it/aumento-della-massa-muscolare/
- Aumento della ritenzione viscerale di grasso (addominale).
- Disturbi del sonno, umore alterato e ridotta capacità di recupero.
Consigli pratici del Nutrizionista Catania e Messina
- Deficit moderato e ciclico: evitare tagli drastici; puntare a un deficit controllato (es. 200–300 kcal) e valutare periodi di mantenimento.
- Gestione macronutrienti: proteine 1,6–2 g/kg per preservare massa magra; carboidrati complessi per stabilizzare glucosio e limitare il cortisolo.
- Sonno e stress: 7–9 ore di sonno e tecniche di gestione dello stress (respirazione, mindfulness) per mantenere cortisolo fisiologico.
- Refeed mirati: inserire giornate con apporto calorico maggiore, soprattutto da carboidrati complessi, ogni 7–10 giorni per ripristinare leptina e ridurre cortisolo.
2️⃣ Carboidrati: il carburante della tiroide
Ruolo fisiologico
I carboidrati stimolano la conversione di T4 in T3 e influenzano leptina e insulina, segnali chiave per il metabolismo. Diete low-carb protratte possono ridurre T3 e rallentare il metabolismo.
Consigli pratici
- Preferire carboidrati complessi: cereali integrali, legumi, frutta.
- Distribuire i carboidrati nelle ore di maggiore attività fisica per ottimizzare performance e recupero.
- Per soggetti molto attivi: 3–5 g/kg peso corporeo come range indicativo.
3️⃣ Selenio: il minerale della conversione ormonale
Perché è cruciale
Il selenio è cofattore delle deiodinasi che convertono T4 in T3. Ha anche azione antiossidante e protegge la tiroide dallo stress ossidativo, rilevante soprattutto nelle tiroiditi autoimmuni.
Fonti alimentari: noci del Brasile (1–2 noci/die coprono il fabbisogno), pesce, uova, cereali integrali. https://www.my-personaltrainer.it/alimentazione/cibi-piu-ricchi-di-selenio.html
Indicazione pratica: assumere 55–70 µg/die preferibilmente da alimenti; integrazione solo dopo valutazione clinica e laboratoristica.
4️⃣ Zinco: sintesi ormonale e sistema immunitario
Ruolo
Lo zinco è importante per la sintesi e la regolazione dell’asse TSH-tiroide. Contribuisce inoltre al buon funzionamento del sistema immunitario, utile in contesti di tiroidite autoimmune.
Fonti alimentari: carne magra, pollame, frutti di mare (ostriche), semi di zucca, legumi.
Indicazione pratica: introdurre 8–11 mg/die tramite dieta; integrare se carenze documentate o dieta vegetariana/vegana non equilibrata.
5️⃣ Performance fisica e benessere generale
Con apporto energetico adeguato, carboidrati ottimali e micronutrienti bilanciati (selenio, zinco), la funzione tiroidea supporta:
- migliore recupero post allenamento;
- gestione del peso e composizione corporea;
- energia quotidiana e concentrazione.
Quando rivolgersi a un professionista
Contatta un il Dott. Antonino Girone Nutrizionista Catania e Messina se noti: stanchezza persistente, difficoltà nel perdere peso, cambi della temperatura corporea, o se gli esami mostrano alterazioni di TSH/T3/T4. L’approccio multidisciplinare con endocrinologo è consigliato in caso di patologia tiroidea nota.
Articolo a scopo informativo. Questo contenuto non sostituisce una visita medica. Per indicazioni personalizzate consulta il tuo medico o un nutrizionista qualificato a Catania o Messina.